federico garibaldi - Style - il Giornale - Daniela Fedi
Stile – il Giornale, Luglio 2017 di Daniela Fedi Ha i capelli candidi, gli occhi azzurri sgranati e la faccia liscia di un’eroe dei manga. Si veste anche come un fumetto giapponese: sempre in nero, con dei buffi cappelli spesso a punta, gli anfibi anche d’estate, una via di mezzo tra il cardigan e il pastrano quando fa freddo. Per il resto Federico Garibaldi è un tipo normale ammesso non concesso che si possa definire così un uomo descrivibile solo con le parole di Carlo Emilio Gadda: “Ubiquo ai fatti e onnipresente sugli eventi relativi”. Tanto per dare un’idea è riuscito a chiedere “Uma chi?” a Uma Thurman che gli si presentava dicendo “Ciao, sono Uma” mentre lui, sotto gli occhi esterrefatti dei presenti, le avvicinava al viso il telefonino. “Volevo solo fotografarle un occhio – sostiene lui – avevo notato l’azzurro da lontano e non mi ero nemmeno chiesto chi fosse quella bionda alta e bellissima”. Si potrebbero raccontare mille aneddoti del genere ma la sua miglior cifra stilistica professionale sta proprio in questa sublime capacità di astrarsi dal contesto e al tempo stesso concentrarsi sul dettaglio. Lui vede la parte per il tutto e viceversa fino a ottenere […]
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Lifegate, Aprile 2016 Di Stefano Carnazzi In quel bellissimo uovo di legno che Michele De Lucchi ha progettato per il nuovo cuore aulico di Milano, piazza Gae Aulenti, l’UniCredit Pavilion, c’è la mostra del fotografo Federico Garibaldi. Spiagge, scogli, mari e pance in mostra fino al 15 maggio. Andiamo al mare. Quante sensazioni si legano a questo piccolo proclama. L’entusiasmo dei giochi da spiaggia da bambini, la ricerca di refrigerio da cittadini assolati, la sete di relax da lavoratori stressati, l’esitazione per l’inevitabile esibizione di qualche chiletto di troppo, la frenesia dei ragazzi che ambiscono a una nuova storiella d’amore. Il fenomeno del turismo da spiaggia è relativamente recente in Italia, e coincide con il boom economico degli anni Cinquanta e Sessanta, quando cominciammo a decantare – e a cantare – il sapore di sale, la tintarella di luna, la stessa spiaggia e lo stesso mare. Come ha giustamente notato Pasquale Barbella, grandissimo pubblicitario presente all’inaugurazione del 21 aprile, appartiene solo alla nostra epoca questa modalità di fruizione dei giorni di vacanza. È la nostra, l’epoca delle code in autostrada, dei teli mare, dell’olio abbronzante, delle radio nella sabbia, tra palette e secchielli. E ha citato, a rinforzo, una delle […]
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Corriere Valsesiano, 5 gennaio 2020 Più di un anno fa, prodotto da Wannaboo e per la regia di Federico Garibaldi, il cortometraggio «Reggiani. Un filo tra terra, cielo e acqua» aveva vinto il Delfino d’Argento a Cannes come migliore spot per il settore pubblicitario. Quest’anno, per il Lanificio valsesiano, una nuova produzione, sempre con Wannaboo e Federico Garibaldi, presentata in anteprima al teatro Civico di Varallo: «The Divergent Motion Of The Frame». Come hanno spiegato Giovanni e Attilio Reggiani e lo stesso regista prima della visione, il nuovo film non rientra nella categoria della pubblicità ma è un lavoro squisitamente artistico, nel quale viene narrato il rapporto uomo-macchina sul filo della danza. La pellicola, già iscritta a diversi concorsi cinematografici, è piaciuta molto al pubblico, che a fine proiezione l’ha premiata con un lungo applauso. Vedi l’articolo qui.
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SoGlitter Magazine, Dicembre 2013 Federico Garibaldi is a curious person in both senses; that he stirs great interest in getting to know and that he himself, perpetually lost in thought, induces thought. His photography is that of a constant need for investigation, introspection and enjoyment, therefore causing him to continuously shift, with success, between art and fashion. Maurizio Baruffaldi, the renowned Italian author, writes about him, “He is a thief, an artisan, an artist and a counterfeit… artist, since he constructs the photographic scenery to suit his needs. Twisting the necessary elements to his desires to say that which he wants them to say. Tenacious, meticulous and visionary, he gives life to an idea which does not lend itself to being explained. An idea which suggests and reveals. That resembles something, or that to which he would like it to resemble. He is a counterfeiter. As he uses the people that already exist in those places, he spies on them, they know he is there, he takes nothing, just copying the idea and making his own version of it. He directs them, meaning that what seems natural is no longer so. He takes a canvas and paints the cover; his […]
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Amica, Maggio 2016 Di Barbara Pietroni Non si tratta di “quel” Garibaldi, ma di Federico Garibaldi, artista ligure nato a Chiavari nel 1968. E le sue spiagge non sono le classiche spiagge piene di ombrelloni colorati. Quando le guardi senti l’arsura del sole, vedi l’acqua che scava letti tra i lettini, respiri le gocce di pioggia che riposano sulle pupille. Quando guardi le immagini che compongono la mostra “blueShores” all’UniCredit Pavilion di Milano, ti accorgi che tutti i colori e le forme non entrano dagli occhi, ma prendono le vie traverse dell’emotività. Volete provare l’ebrezza di un potente e inaspettato terremoto di emozioni? Allora non vi resta che aspettarlo, osservando in silenzio le fotografie di Garibaldi: un pizzico di astrattismo, una manciata di espressionismo, un tot di straniamento dadaista e un numero imprecisato di yo-yo spazio-temporali promettono un’esperienza no-limits!   Vedi articolo completo qui.
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Federico Garibaldi - ph. Matteo Ceschi -all rights reserved
Telling With My Eyes, October 2018 By Matteo Ceschi A conversation with Italian artist/director/photographer Federico Garibaldi who just a few days ago won the Silver Dolphin prize at 2018 Cannes Corporate Media & TV Awards.   How did you go from photography to film directing? The question needs to be asked now that you’ve won the Silver Dolphin prize at the 2018 Cannes Corporate Media & TV Awards. I don’t know when I started photography, to begin with. I know even less when I started to film. I have a clear memory of myself looking at my grandpa, a cool – old photographer son of two wars, developing film or cutting and fixing the final version of a precious movie, the one we took together every Sunday, during the family field trip to the lake. I was five at the time, and I started to think that what matters is to mix. My mind started to give a meaning to the images, freezing single moments out of a movie, or imagining situations about a single pic. I think I can tell you I never moved from one to the other. Only, my life gifted me with the chance to become a […]
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ph. Federico Garibaldi - all rights reserved
Fashion Magazine, 12 Luglio 2018 C’è una buona ragione per tifare italiano alla prossima edizione dei Cannes Corporate Media & TV Awards. La tessitura Reggiani, che in questi giorni sta presentando l’autunno-inverno 2019/2020 a Milano Unica, partecipa con il video Un filo tra terra, cielo e acqua: un racconto per immagini della manifattura tessile e del suo stretto legame con il territorio. Il cortometraggio (in alto, un fotogramma) vede alla regia il fotografo e artista Federico Garibaldi, mentre l’art direction è di Roberto Pelizzoni. Sarà in gara alla nona edizione dell’evento dedicato ai corporate film, che si tiene a Cannes il 26 e 27 settembre. L’azienda Reggiani viene fondata nel 1973 da Attilio Reggiani, che da subito scommette sui tessuti elasticizzati di qualità, legando alle fibre tradizionali l’innovativo elastomero Lycra. Il primo stabilimento con reparto di tessitura nasce nella zona di Biella-Chiavazza mentre oggi la sede direzionale è a Varallo (Vc), in Valsesia (con uffici a New York e Osaka). Leggi articolocompleto qui.    
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Federico Garibaldi - ph. Manuele Geromini - all rights reserved
R!FLESSO, Luglio 2016 Di Carlo Timio Spinto da un amore innato verso il mondo della fotografia – che inizialmente era ancora sopito, ma per certi versi apparteneva già al suo patrimonio genetico – Federico Garibaldi riesce a trasmettere emozioni con il suo stile inconfondibile, emotivo e narrativo. Una continua ricerca fatta di speculazioni attraverso un percorso immaginifico che dal tattile si trasforma in onirico, sublimando l’essenza dell’esprimere le proprie emozioni e del raccontarsi in modo artistico e criptico. Federico Garibaldi, il suo percorso professionale nasce come art director in numerosi brand commerciali, in cosa consisteva la sua attività? “Era una normale attività di art direction. Immaginavo un progetto, e cercavo di dargli vita. Prima su carta, poi nel mondo. La normale traduzione in essere di un’idea, attraversando la scelta degli interpreti e dei mezzi espressivi. Presupponeva indagine interiore e alta capacità di dialogo con chi era coinvolto nel progetto”. Poi avviene il passaggio nel mondo della moda e dei magazine. Di cosa si è occupato nello specifico? “Non è stato uno stravolgimento. È stata semmai la maturazione del mio desiderio di raccontare. L’art direction di un magazine richiede un atteggiamento profondamente progettuale. Si sceglie un tema, e se ne ipotizzano […]
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Cultweek, 25 Giugno 2019 Le opere di Federico Garibaldi, passeggiando sui Navigli. di Daniela Castellucci       Quante volte l’esistenza si impiglia in limiti, che non permettono di vedere chiaramente i nostri prossimi orizzonti. La Area 35 Art Gallery, sui navigli in Porta Genova dedica i propri spazi alla poetica intimista di Federico Garibaldi, le cui opere vantano esposizioni presso musei internazionali e nazionali. Ha incrociato l’arte nel 2006, quando il colosso Sanofi-Aventis gli affida l’incarico di raccontare attraverso la sua estetica fotografica una mostra sulla scienza, presso il Palazzo Ducale di Genova. L’esito ha un tale eco che il governo Malesiano lo invita a Kuala-Lumpur. Espone in Triennale di Milano nel 2013, anno in cui la sua prima personale viene presentata presso la Galleria Statuto13 di Milano, che si guadagna recensioni sul Wall Street Journal e Art Tribune; da lì il suo inarrestabile lavoro di ricerca lo spinge fino in Cina, presso il Luo qi Museum of International and Modern Art di Hangzhou o a essere premiato nel 2018 al Cannes Corporste Media and TV Award con il Delfino d’argento, con il suo lavoro d’esordio video. Federico Garibaldi si distacca fortemente dal contemporaneo Hernandez esposto in Biennale, il cui comune denominatore […]
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Due birre sui Navigli

by Federico Garibaldi· Maggio 20, 2020· in · 0 comments
Rendez-Vous De La Mode, Gennaio 2017 Di Pasquale Barbella Milano, pomeriggio inoltrato, né caldo né freddo. Usciamo da un covo sui Navigli con due birre in mano. Menabrea. Federico Garibaldi è nero dal collo ai piedi (la testa è indecisa fra il bianco e la cenere): pantaloni a cavallo basso, maglia di cotone lavato con cernierona laterale e maniche alla zuava, stivali alti con due cerniere vistose e asimmetriche. Non mi va di usare il minirecorder, sa di terzo grado. Preferisco riportare a memoria le risposte degli interrogati. Lo so che è rischioso, ma tanto il rischio è più loro che mio. Propongo di camminare fino alla Darsena: coi gomiti sul parapetto si cazzeggia meglio. Dovrei essere arrabbiato con te. Hai steso un velo di horror sugli arenili pugliesi della mia adolescenza. Come ti è venuto in mente? Non è horror, è paradosso. E comunque stravedo per le tue spiagge: con la scusa di quella serie (blueShores, ndr) ci sono tornato in vacanza cinque estati di seguito. Ho un debole per i paradossi visivi. A volte tolgo l’audio al televisore, prendo una birra dal frigo e lascio scorrere le immagini ascoltando qualcos’altro. La realtà rimane identica a sé stessa, ma […]
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DIXIT CAFÈ, Maggio 2019 Di Pasquale Barbella Nell’epoca in cui si vede troppo, si vede tutto, si vede di più, Federico Garibaldi ha scelto la decostruzione della visione, il filtro estremo, un gioco come un altro per tentare lo sguardo attraverso l’artificio del nascondere. Lo fa citando esperienze che rimandano al divisionismo, al puntillismo, alla retinatura tipografica, ma si diverte a capovolgere la funzione di quelle tecniche: lì i reticoli di puntini operano per addizione, creando con i loro addensamenti una realtà riconoscibile, mentre Garibaldi scompone gli oggetti del suo apparente voyeurismo per non condividerli con nessuno, nemmeno con sé stesso. Non è ciò che sta oltre la rete a interessarlo, è la rete stessa e il momento del through, dell’attraverso, della mediazione frammentaria e casuale che interrompe la continuità del paesaggio (percepito, in questo caso, attraverso i finestrini e le tendine di un autobus). Si indovina appena, al di là di questo effetto zanzariera, che si tratta di paesaggio urbano, o meglio della sua versione più illusoria, quel continuum mobile che sfiora lo sguardo del passeggero senza pretendere null’altro che una vaga simulazione di ipnosi. Stordimento: ma non troppo. C’è un messaggio in tutto questo? Certo che no: Dio […]
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Wall Street International, 1 Ottobre 2013 Federico Garibaldi è un fenomeno talentuoso non solo nell’ambito della fotografia di moda – dove ormai è consolidato e conosciuto – ma emerge anche in quello della fotografia d’arte. Lo spirito di osservazione, la sensibilità, l’attenzione dedicata alle luci, ombre, silhouettes, alla tecnica e ai supporti, sono estremamente raffinati, ricercati. La sperimentazione e la ricerca contenutistica viaggiano di pari passo: mai banali o scontate anzi in bilico tra il documentarismo e l’astrazione aulica introspettiva. Nei suoi lavori noto un coup d’oeil maturo e stilistico che guarda alla fotografia tipica del “reportage” del grande maestro Sebastiao Salgado che però viene approfondita e direi quasi “condita” dalla forte personalità e dall’acuta creatività poliedrica di Federico Garibaldi. Nei suoi viaggi svolti nel Sud Italiano si avverte quell’atmosfera che nella cinematografia italiana chiamiamo “neorealismo” e che prosegue negli scatti dei volti, degli occhi, degli oggetti, della natura umana dei personaggi thailandesi rifranti dall’obiettivo di Garibaldi nel contesto del suo viaggio asiatico. Federico Garibaldi va anche oltre tutto ciò e decide di avventurarsi nel contemporaneo dell’astrazione valicando la forma nell’immagine retinica e assurgendo alla composizione spaziale atemporale che ci porta in una dimensione alternativa, quasi virtuale. Vedi articolo completo […]
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