I colori freddi di Kuala Lumpur 

I colori freddi di Kuala Lumpur

Maggio 04, 2020 · Arte · 0 comments
Solo Exhibition @ Statuto13
Milano, Ottobre 2013

Mi scorre davanti una città vibrante, ma non isterica. Energica, ma non nevrotica. Poetica, ma non esotica. Là dove volgo lo sguardo, intuisco la nostalgia per le foto che non farò. Non fotograferò gli odori delle vie del centro. Non riuscirò a ritrarre i suoni blu dei mercati coperti.  Forse neppure quel senso perenne di sorridente sospetto che la vita di una metropoli ti dona e ti nasconde di continuo. Eppure, quanto si scatta una foto, si sceglie un attimo, uccidendo quello prima e quello dopo. Quello che gli occhi non vedono è molto difficile da ricordare.

Di Kuala Lumpur ricorderò il senso profondo di grandiosa normalità negli occhi delle persone. Quella semplicità dei gesti che mi aiuta a raccontare senza indagare, quella innata abilità umana di far sedere allo stesso tavolo gli anni dell’arrotino e quelli di Facebook. Non mi piace spiare, e al contempo non mi piace plagiare. Opto per diventare folla nella folla e farmi raccontare dal semplice fluire. I vecchi di Kuala Lumpur sono gli stessi vecchi della mia città natale, appoggiata sul Mar Ligure. I giovani sono gli stessi giovani. I sorrisi sono gli stessi sorrisi. Anche di notte. Anche quando in un mercato ormai semideserto, arreso all’aurora, un ragazzo mi ferma e mi chiede, credo di capire, quanto costa la mia ingombrante macchina fotografica. Lo stupore dei suoi occhi – alla risposta – è una magnifica foto che tengo per me. Quanto costa fermare il tempo.